lunedì 14 marzo 2011

Inderjeet Mani - Thailandia, Laos, Cambogia, Birmania, Sri Lanka e India

Sono Inderjeet Mani, viaggiatore, scrittore ed informatico. Sono nato in nel 1955. La mia passione per l'esplorazione si sviluppa durante la mia infanzia, quando la mia famiglia viveva in varie parti del mondo (abbiamo vissuto in Germania, Svezia, Nepal, Sri Lanka, India, e Mauritius, e da quei posti visitavamo i vari paesi confinanti).
Da giovane ho scoperto anche la passione per la scrittura.
Da studente in Europa ho viaggiato parecchio con lo zaino in spalla, dormendo sui treni, gli autobus e negli ostelli della gioventù. Più tardi arrivai a "sistemarmi" (come odio questa parola) diventando professore universitario nonché ricercatore per aziende americane che so occupano di IT. Tutte le volte che ho avuto l'opportunità di viaggiare ed esplorare varie parti del mondo (in particolare Nord e Centro America, Europa, e Asia) ho registrato le mie impressioni lungo la strada attraverso diari di viaggio. Alcuni dei miei appunti di viaggio potete trovarli nel sito manitravel.wordpress.com . Sono anche autore di sei libri, e potete trovare ulteriori informazioni al riguardo sul mio sito web: http://sites.google.com/site/inderjeetmani.





1) Raccontaci della tua vita prima e cosa ti ha spinto a diventare un nomade digitale?
Il lavoro come informatico nella ricerca avanzata mi piaceva tanto, ma ogni istituzione richiede più sacrifici di quelli che vorresti concedere, e più duro lavori più ti viene richiesto di lavorare, costringendoti ad un maggiore impegno. Ad un certo punto mi resi conto che il mio tempo era molto più prezioso del denaro. Intendiamoci, ogni ragazzo vuole viaggiare ed intraprendere uno stile di vita nomade, e questo desiderio dentro di noi non muore mai.
Così, una volta assolto ai nostri doveri di genitori (mandando i nostri figli al college, ecc), con mia moglie abbia deciso che era giunto il momento di venire fuori dalla nostra tana e trascorrere il resto della nostra vita perseguendo le nostre passioni (viaggi, incontri con nuove culture, lingue, cibo, aziende interessanti, e naturalmente scrivere libri). Il tempo delle scuse era finito. Naturalmente, la nostra decisione di lasciare non sarebbe stata possibile senza anni di attento risparmio.
prima a New York
2) Come è iniziata la tua vita da nomade digitale?
Nel 2005, poco prima dei mie 50 anni, vivevamo a Boston. Da lì a poco abbiamo che in breve sarebbe iniziata la nostra vita nomade, nel frattempo iniziammo la ricerca di una località di base dalla quale partire. Infatti non abbiamo scelto di vivere zaino in spalla ma di affittare un appartamento poco costoso in una qualche località del mondo, in modo da poter cucinare, dormire comodamente, prendere lezioni di lingua, ecc, esplorando contemporaneamente le nazioni confinanti, per poi spostarci successivamente in un altre parti del mondo. (Altri viaggiatori che abbiamo incontrato lungo la strada adottano la stessa filosofia. Sono solo i giovani ragazzi che scelgono di viaggiare zaino in spalla da un paese all'altro).
Chiang Mai
Dopo aver considerato Marocco, Italia, Thailandia e Costa Rica (scelte che abbiamo ristretto dopo parecchi viaggi e ricerche), abbiamo optato per Chiang Mai, Thailandia per 3 ragioni: in primo luogo era abbordabile economicamente, in secondo luogo la cultura era tale da garantirci un enorme suggestione, infine, c'è un aeroporto collegato molto bene con l'Asia.
Nel 2008 vendemmo casa e ci liberammo di tutti i nostri beni, ad eccezione di alcuni libri e quadri. E' stata dura dire addio ad un bel pianoforte, migliaia di libri, statue esotiche di ogni tipo, pergamene, ecc, ma lo abbiamo fatto. Ciò che ci restava era una valigia di tela per ciascuno e sette piccole scatole di cartone che inviammo a Chiang Mai. In queste scatole c'erano per lo più libri e giornali. Col senno di poi avremmo evitato anche queste sette scatole, per i problemi che abbiamo avuto con la dogana thailandese, cose che non avremmo mai pensato prima di giungere di persona a compilare i moduli, ecc (loro si rifiutano di credere che la gente possa collezionare libri per passione e pensavano che stessimo cercando di rivenderli in Thailandia. Il paese ha un fascino enorme ma la lettura non fa parte delle loro abitudini).
Malesia
3) Che lavoro fai o come finanzi i tuoi viaggi?
Risparmi e occasionalmente consulenze nell'IT. Dobbiamo vivere secondo un certo budget, e fino ad ora non è stato molto difficile per la grande differenza del costo della vita tra oriente ed occidente.
Triangolo d'Oro - Thailandia
4) Quali paesi hai visitato?
Come ho già detto ho vissuto in molti paesi da bambino, ed ho viaggiato un sacco da studente e per lavoro. Dopo aver iniziato la nostra vita nomade nel 2008, siamo stati in Thailandia, Laos, Cambogia, Birmania, Sri Lanka e India.
Cambogia
5) Quali posti hai amato di più? perché?
E' difficile sceglierne uno piuttosto che un altro - ognuno ha le sue grazie ed il proprio fascino. Di certo i cattivi costumi della cultura consumistica sono ovunque nel nostro mondo globalizzato; dopo un certo numero di viaggi comunque si impara ad ignorarli.
Lungo il Mekong nel Laos ci sono delle valli di una bellezza senza tempo che è difficile da esprimere a parole.
E 'difficile resistere ad alcuni dei paesaggi di montagna nel Triangolo d'Oro della Thailandia lungo il confine con la Birmania, o ad alcune piacevoli passeggiate nella giungla della Malesia, attirati da uccelli luminosi e le urla delle scimmie. Vi sono valli nelle montagne del Nilgiri indiano dove si desidera solo sdraiarsi e lasciarsi andare.
Mekong - Laos
6) Ci sono state delle particolari difficoltà affrontate durante i tuoi viaggi?
La principale difficoltà sta nell'egoismo e la stupidità degli esseri umani. Ed è proprio ciò che ha portato alla distruzione dell'ambiente e la marginalizzazione di milioni di persone che vivono in povertà. Viaggiare solo per turismo senza fare qualcosa è un grave errore. Non basta seguire le migliori pratiche dell'eco-turismo. Pertanto, abbiamo cercato di aiutare gli altri lungo la strada attraverso le organizzazioni di volontariato, tra le quali una che combatte il traffico di bambini lungo i vecchi sentieri dell'oppio nel Triangolo d'Oro ((vedi cosasia.org così come http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2011/02/26/news/traffico_organi_umani-12919694/ - anche se le immagini non sono quelle giuste!)

7) Perché nomadi digitali?
Ognuno può avere delle proprie ragioni personali - la fuga, la scoperta di sé, la noia, ecc. Ma indipendentemente da ciò si cresce molto più velocemente sulla strada.

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